Allarme denatalita Rivolta PRG Retail Group Serve sinergia pubblico privato. Lesempio di Generazione G

(Adnkronos) – “Lo scenario della denatalità continua ad allarmare il nostro Paese e le aziende che, come noi di PRG Retail Group, da sempre hanno a cuore le famiglie e le future generazioni. Crediamo sia davvero importante agire e intervenire per provare a dare un contributo che se arrivasse sia dal pubblico che dal privato potrebbe aiutare il cambiamento, un’evoluzione che secondo noi non è solo numerica, ma anche socioeconomica e culturale”. Alberto Rivolta, CEO di PRG Retail Group, ha commentato così i dati Istat sulla natalità in Italia per l’anno 2023 e per il primo semestre 2024. Dati sempre più preoccupanti, che certificano un nuovo minimo storico e confermano una tendenza che sembra inarrestabile: nel 2023 sono nati 379.890 bambini, il 3,4% in meno rispetto al 2023 e il 34,1% in meno rispetto al 2008, quando le nascite furono più di 576mila. Per avere un’idea molto concreta del fenomeno, basti pensare che per ogni 1.000 residenti nel 2023 sono nati solo sei bambini. Nemmeno per l’anno in corso i dati provvisori sono incoraggianti, con 4.600 nascite in meno registrate nei primi sette mesi rispetto allo stesso periodo del 2023: un calo del 2,1%.   Occorre fare qualcosa, e questo qualcosa passa anche dalle aziende. “Già un anno fa abbiamo iniziato a impegnarci in prima persona introducendo una nuova iniziativa – Generazione G – che si aggiunge a quelle che già sosteniamo, e di cui oggi, a distanza di 12 mesi, possiamo condividere la bontà dell’idea e del beneficio generato. Oggi possiamo dire di avere raggiunto risultati sopra ogni aspettativa: oltre 800mila euro di donazioni, il supporto offerto a 264 famiglie, 42 neonati sotto Generazione G ed altrettante coppie di genitori”, ha sottolineato Rivolta. Il riferimento è al progetto Generazione G, ovvero l’alleanza tra PRG Retail Group (Prénatal, Toys Center, Bimbostore, FAO Schwarz), Moige e realtà partner quali Chicco, Clementoni, Fater, MAM, Mattel e Okbaby. L’iniziativa puntava a realizzare un ‘welfare di prossimità’: facendo sistema tra istituzioni, associazioni e imprese, ha voluto favorire una scelta più serena e solida della genitorialità e renderla una possibilità accessibile. Nello specifico, Generazione G ha previsto il lancio di una raccolta fondi e la creazione di una rete di “genitori per i genitori” che ha offerto tempo, esperienza e presenza a favore della genitorialità fragile (da qualsiasi punto di vista: economico-sociale-culturale-psicologico). “Il nostro obiettivo è adesso quello di raggiungere entro fine anno 1 milione di euro di raccolta fondi per supportare più di 500 famiglie, con l’augurio che i risultati di Generazione G siano da stimolo a istituzioni e aziende che ogni giorno posso impattare positivamente sul futuro del nostro Paese attraverso programmi virtuosi”, ha concluso Rivolta. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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