(Adnkronos) – La fiscalità che oggi grava sull’auto è totalmente focalizzata sulla proprietà del bene e non tiene conto dell’evoluzione da tempo in atto nella mobilità ma sempre più orientata all’uso. Sono questi i principali dati e le conclusioni che emergono dall’analisi realizzata da ANIASA,
l’Associazione che all’interno di Confindustria che rappresenta il settore dei servizi di mobilità, sul contributo fiscale del settore del noleggio veicoli alle casse dello Stato. “Una maggiore diffusione del noleggio nella nostra società, specialmente tra gli utenti privati”, osserva il Presidente ANIASA Alberto Viano, “avrebbe forti vantaggi in termini di sostegno al mercato dell’auto, di velocizzazione della transizione ecologica del nostro parco circolante con riduzione delle emissioni di CO2, e, non ultimo, di spinta all’emersione fiscale”.
  

Le attività di noleggio veicoli producono ogni anno 1,5 miliardi di gettito di IVA e 1,1 miliardi di imposte locali. ANIASA da tempo propone di configurare per i veicoli immatricolati ad uso noleggio un regime speciale, con versamento degli importi relativi al bollo ad unico soggetto nazionale percettore e gestore di tutti i dati e dei pagamenti, con successiva ripartizione tra gli enti locali in relazione ai parametri individuati dalle Regioni. Oggi siamo ancora purtroppo fermi con le Regioni che preferiscano continuare con un meccanismo complesso per le aziende del settore, legato ancora al calcolo del bollo in base alla residenza del locatario, che, come noto, durante la vita utile di un’auto a noleggio cambia più volte e cambia anche spesso Regione e Provincia. Speriamo nei prossimi mesi arrivi una semplificazione amministrativa utile per tutti. —motoriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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