(Adnkronos) – “Per anni, in Italia abbiamo avuto una serie di manovre che sicuramente hanno provato ad aiutare le persone che hanno più bisogno ma che non hanno dato il giusto risalto ai controlli, per verificare che tutti i beneficiari degli interventi avessero realmente necessità. Questi interventi, oggi, vanno a colpire soprattutto il ceto medio. Siamo arrivati al punto da considerare ricchi coloro che guadagnano più di 35mila euro l’anno, che sono coloro che sostengono di fatto il paese, coloro che aiutavano i propri figli e assistevano ai genitori. Colpendo il ceto medio, rischiamo di fermare tutta la fase produttiva e di consumo del paese. E questo sta innescando un sistema ancora più pericoloso: la mancanza di fiducia nel futuro da parte dei giovani”. Lo ha detto Stefano Cuzzilla, Presidente CIDA, in occasione della presentazione del Rapporto sulla Regionalizzazione del Bilancio Previdenziale italiano, presso la sede del CNEL a Roma.  "https://www.cagliarilivetv.it/wp-content/uploads/2023/11/Intervista_Cuzzilla_ok.mp4"—lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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