(Adnkronos) – L'Organizzazione mondiale della sanità ha prequalificato il primo test fai-da-te per il virus dell'epatite C (Hcv), un esame che "può fornire un supporto fondamentale per allargare l'accesso ai test e alla diagnosi, accelerando gli sforzi globali per eliminare l'epatite C", spiega l'Oms. L'autotest OraQuick Hcv, prodotto dalla statunitense OraSure Technologies, è l'estensione di un test rapido al quale l'agenzia ginevrina ha concesso nel 2017 la pequalificazione per l'uso professionale. La versione fai-da-te, "progettata specificatamente per l'utilizzo da parte di utenti comuni", non operatori sanitari, "fornisce un kit unico contenente i componenti necessari per eseguire l'autotest". "Ogni giorno 3.500 persone muoiono a causa dell'epatite virale – afferma Meg Doherty, direttrice dell'Oms per il Dipartimento Programmi globali contro Hiv, epatite e infezioni sessualmente trasmesse – Dei 50 milioni che vivono con l'epatite C, entro fine 2022 solo il 36% era stato diagnosticato e appena il 20% aveva ricevuto un trattamento curativo. L'aggiunta di questo prodotto all'elenco di prequalificazione dell'Oms offre un modo sicuro ed efficace per ampliare i servizi di test e di trattamento dell'Hcv, garantendo che più persone ricevano la diagnosi e le cure di cui hanno bisogno, quindi contribuendo all'obiettivo globale di eliminare il virus dell'epatite C". "La disponibilità di un autotest per l'Hcv prequalificato dall'Oms – evidenzia Rogério Gaspar, direttore del Dipartimento di Regolazione e Prequalificazione dell'agenzia delle Nazioni Unite per salute – permette ai Paesi a basso e medio reddito di accedere a opzioni di autotest sicure e convenienti, essenziali per raggiungere l'obiettivo di diagnosticare l'infezione da virus dell'epatite C al 90% delle persone" che l'hanno contratta. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)