Feltri e i ciclisti Li voglio morti Una battuta ma niente scuse

(Adnkronos) – "Per scherzare ho detto che mi diverto solo quando i ciclisti vengono travolti da un'auto. Spero che così si smetta di fare le piste ciclabili che sono una rovina". Vittorio Feltri, a La Zanzara, torna sulle dichiarazioni che hanno scatenato un putiferio. "Non amo i ciclisti? Non li voglio mica ammazzare. Ho fatto una battutaccia in un discorso umoristico, hanno montato un casino. Non chiedo scusa a nessuno perché non ho offeso nessuno. Le piste ciclabili sono una rovina. Io credo che" i ciclisti "rompano i coglioni. Abito a Milano e parlo di Milano", dice Feltri. "I ciclisti stapperanno una bottiglia quando morirò? Potrebbero stapparla anche se sono vivo, a me non me ne frega un caz.. delle polemiche…". Feltri ha mai avuto una bicicletta? "Da ragazzino, ma c'era meno traffico e non c'erano tutti questi rischi. Oggi è un casino, se fai Corso Buenos Aires a Milano e svolti a destra rischi che questi ti vengano addosso e si facciano male…". C'è chi ha chiesto le dimissioni di Feltri dal Consiglio regionale della Lombardia. "Quando sono andato l'ultima volta? Fatti miei", dice replicando alla domanda di David Parenzo. "Quanto guadagno? Ma quali 15mila euro…. Sono 8mila euro al mese… Guadagno 96mila euro l'anno come consigliere? Per me sono una briciola. Quante volte sono andato in Consiglio regionale? Fai il giornalista, controlla. Perché dovrei dirtelo? Divertitevi… Ah, posso aggiungere una cosa? Un vaffa a Parenzo…". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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