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FIRENZE (ITALPRESS) - La Fiorentina torna dopo nove anni a disputare una finale di Coppa Italia: il prossimo 24 maggio sarà l'avversaria dell'Inter allo stadio 'Olimpicò di Roma. Ai gigliati basta una prestazione appena sufficiente per gestire il successo per 2-0 ottenuto nella sfida di andata contro la Cremonese. I grigiorossi fanno davvero poco per riaprire una contesa mai messa in discussione. Biraghi e compagni però dimostrano di vivere un periodo di scarsa brillantezza, deludendo forse gli oltre 31 mila spettatori arrivati al 'Franchì ed autori di una coreografia da brividi nel pre-gara. La Fiorentina infatti fa molta fatica a imporre il proprio gioco a inizio partita perchè i viola, con la rinuncia iniziale ad Amrabat e Martinez Quarta, entrambi diffidati e in panchina, oltre a quella di Bonaventura, infortunato, scelgono ritmi lenti a cui si accompagnano molti errori in fase di costruzione, con Castrovilli e soprattutto Barak che non trovano mai la giocata giusta. La Cremonese si chiude e prova a ripartire, cercando molto spesso il fallo sistematico a inizio azione e adeguandosi allo stile di gioco dei padroni di casa.
I gigliati tirano molto poco in porta tanto che Sarr non deve compiere interventi nei primi 45'. Non cambia il registro nel secondo tempo con gli ingressi, nella Cremonese, di Valeri subito dopo l'intervallo e Dessers. Italiano attende il 65' per dare spazio a Sottil per Ikonè, mentre Ranieri deve rilevare Igor infortunato. La Fiorentina colleziona angoli, saranno 12 alla fine, ma tira poco in porta anche perchè gli ospiti sono molto bravi a raccogliersi davanti a Sarr e a non concedere spazi. L'azione migliore degli uomini di Italiano è una sorta di contropiede a 15' dalla fine con Cabral bravo a ricevere un pallone, difenderlo, e quindi servire Nico Gonzalez la cui conclusione al limite dell'area esce di non molto alla destra di Sarr. Poco dopo fuori anche Castrovilli per Amrabat e i gigliati che vanno alla ricerca generosa di un gol che Sottil sfiora sotto porta all'84'. Il risultato non si sblocca, si arriva così al triplice fischio finale di Marinelli per lo 0-0 conclusivo, con la Cremonese che può uscire dal campo a testa alta, mentre per la Fiorentina c'è la gioia doppia per aver conquistato l'accesso alla finale di Coppa Italia e alla final four della Supercoppa italiana.
- foto LivePhotoSport -
(ITALPRESS).Agenzia di Stampa Italpress - Top News

FIRENZE (ITALPRESS) – La Fiorentina torna dopo nove anni a disputare una finale di Coppa Italia: il prossimo 24 maggio sarà l’avversaria dell’Inter allo stadio ‘Olimpicò di Roma. Ai gigliati basta una prestazione appena sufficiente per gestire il successo per 2-0 ottenuto nella sfida di andata contro la Cremonese. I grigiorossi fanno davvero poco per riaprire una contesa mai messa in discussione. Biraghi e compagni però dimostrano di vivere un periodo di scarsa brillantezza, deludendo forse gli oltre 31 mila spettatori arrivati al ‘Franchì ed autori di una coreografia da brividi nel pre-gara. La Fiorentina infatti fa molta fatica a imporre il proprio gioco a inizio partita perchè i viola, con la rinuncia iniziale ad Amrabat e Martinez Quarta, entrambi diffidati e in panchina, oltre a quella di Bonaventura, infortunato, scelgono ritmi lenti a cui si accompagnano molti errori in fase di costruzione, con Castrovilli e soprattutto Barak che non trovano mai la giocata giusta. La Cremonese si chiude e prova a ripartire, cercando molto spesso il fallo sistematico a inizio azione e adeguandosi allo stile di gioco dei padroni di casa.
I gigliati tirano molto poco in porta tanto che Sarr non deve compiere interventi nei primi 45′. Non cambia il registro nel secondo tempo con gli ingressi, nella Cremonese, di Valeri subito dopo l’intervallo e Dessers. Italiano attende il 65′ per dare spazio a Sottil per Ikonè, mentre Ranieri deve rilevare Igor infortunato. La Fiorentina colleziona angoli, saranno 12 alla fine, ma tira poco in porta anche perchè gli ospiti sono molto bravi a raccogliersi davanti a Sarr e a non concedere spazi. L’azione migliore degli uomini di Italiano è una sorta di contropiede a 15′ dalla fine con Cabral bravo a ricevere un pallone, difenderlo, e quindi servire Nico Gonzalez la cui conclusione al limite dell’area esce di non molto alla destra di Sarr. Poco dopo fuori anche Castrovilli per Amrabat e i gigliati che vanno alla ricerca generosa di un gol che Sottil sfiora sotto porta all’84’. Il risultato non si sblocca, si arriva così al triplice fischio finale di Marinelli per lo 0-0 conclusivo, con la Cremonese che può uscire dal campo a testa alta, mentre per la Fiorentina c’è la gioia doppia per aver conquistato l’accesso alla finale di Coppa Italia e alla final four della Supercoppa italiana.
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