(Adnkronos) – Sostenere la capacità dei manager italiani di sfruttare al meglio la leva digitale per ideare nuove strategie e far crescere la competitività e occupabilità. Sono questi gli obiettivi dell’Avviso 1/2024 di Fondirigenti, il fondo interprofessionale di Confindustria e Federmanager, leader in Italia per la formazione continua dei dirigenti. L'Avviso è finalizzato a potenziare le competenze manageriali nell'ambito della rivoluzione digitale ed ha registrato un notevole successo. 859 sono i piani formativi approvati, sugli oltre 1.100 presentati, con più di 1.600 dirigenti coinvolti per circa 92mila ore di formazione, ed uno stanziamento complessivo di circa 10,5 milioni di euro. In crescita la qualità delle proposte formative, testimoniata dal fatto che il 76% dei piani formativi ha ottenuto un punteggio di idoneità, superando le performance del precedente avviso nazionale. Le medie imprese fanno la parte del leone: il 43% dei piani approvati, infatti, appartiene alla classe dimensionale tra 50 e 249 addetti: assieme alle Piccole imprese (18% di piani approvati), costituiscono la stragrande maggioranza dei piani approvati, con oltre il 60%, a testimonianza del crescente fabbisogno di investimento nelle competenze digitali delle pmi. Un fabbisogno di investimento che si riflette su un parallelo incremento della qualità dei piani finanziati: le piccole imprese fanno infatti registrare risultati eccellenti, con l'88% dei piani formativi approvati. A livello geografico, l’Emilia-Romagna è la regione con il maggior numero di piani approvati, seguita dal Veneto, ma va segnalato il buon risultato delle regioni del Mezzogiorno, con la Campania che spicca per la qualità dei piani presentati (89% di piani approvati). “L’idea di sostenere le diverse transizioni in cui il tessuto produttivo è impegnato, rafforzando la capacità dei manager di sfruttare la leva della digitalizzazione – commenta Massimo Sabatini, Direttore Generale di Fondirigenti – è una piccola scommessa vinta. Orientare le risorse della formazione continua sul potenziamento delle competenze digitali, soprattutto nelle pmi, significa, infatti, favorire, tramite la formazione manageriale, il cambiamento che sta caratterizzando in questa fase le imprese, La formazione manageriale, riguardando trasversalmente tutti i processi aziendali, organizzativi e produttivi, si conferma un fattore decisivo della trasformazione del tessuto produttivo”. Tra le aree di intervento previste dall’Avviso, proprio quella dei Processi aziendali ha ottenuto il maggior successo, con l'82% di piani approvati, focalizzandosi su competenze tecniche per la gestione di tecnologie e processi data-driven, l’esplorazione delle potenzialità dell'Intelligenza Artificiale e social media marketing. I piani sulle Strategie di sostenibilità hanno puntato, invece, allo sviluppo di business model allineati con la transizione digitale e sostenibile, l'integrazione di analisi dati e IA, la comunicazione con gli stakeholder e il monitoraggio degli obiettivi Esg. Gli interventi formativi focalizzati sull'Organizzazione del lavoro si sono concentrati sulla ridefinizione degli assetti organizzativi, l'utilizzo di strumenti digitali per la gestione delle risorse umane e l'implementazione dell'IA nei processi HR. Infine, gli interventi sulle capacità individuali hanno promosso lo sviluppo di competenze digitali per la creazione di profili cross-disciplinari con maggiore autonomia decisionale, propensione allo sviluppo dell’innovazione e supporto alle abilità imprenditoriali funzionali a prevedere scenari futuri, anticipare il comportamento dei consumatori e incentivare la trasformazione sostenibile. L’insieme dei contenuti proposti evidenzia la diffusa necessità delle imprese di gestire in maniera consapevole l’uso delle nuove tecnologie (come ad esempio IA, cloud, machine learning, modelli predittivi), favorendo lo sviluppo delle capacità manageriali necessarie per ridefinire strategie, strutture organizzative e funzioni e per l’acquisizione di un mindset caratterizzato da una crescente attenzione alla sostenibilità. "Le proposte ricevute – conclude il presidente di Fondirigenti Marco Bodini – dimostrano motivazioni ben definite e obiettivi formativi chiari, funzionali al supporto del cambiamento organizzativo e dei processi di trasformazione Questo mostra che le imprese hanno ben compreso il ruolo decisivo che l'acquisizione di conoscenze e la presenza di figure manageriali idonee ad un utilizzo ottimale delle innovazioni tecnologiche possono svolgere in questa fase”. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)