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Le Rassemblement National ''ha la possibilità di vincere le elezioni'' legislative che si terranno il 30 giugno e il 7 luglio in Francia. E se ciò accadrà, formerà ''un governo di unità nazionale''. Lo ha promesso la leader di Rassemblement National Marine Le Pen. "Riuniremo tutti i francesi, uomini e donne di buona volontà, consapevoli della situazione catastrofica del nostro paese ", ha dichiarato durante un viaggio a Hénin-Beaumont. Spetterà a Jordan Bardella, candidato a Matignon, ''scegliere la sua squadra'', ma oggi ''la questione non è distribuire i posti'', ha precisato. Le Pen ha poi contestato l'accordo della sinistra francese unita sotto il ''fronte popolare''. Secondo lei, ''siamo di fronte a un pericolo molto grande: un'estrema sinistra radicale e violenta composta da persone che hanno idee inammissibili''. Le Pen ha avvertito che ''c'è il pericolo che domani tocchi a Jean Luc Mélenchon essere primo ministro". Intervistato oggi da Bfmtv, Bardella dal canto suo ha fatto sapere che "se divento primo ministro farò della questione dell'immigrazione e della sicurezza una delle mie priorità". Il presidente di Rn riconosce comunque che non potrebbe indire un referendum sulla questione essendo questa "una prerogativa" del presidente della Repubblica. "Nei primi giorni farei votare una legge sull'immigrazione per ridurre al minimo i flussi", ha detto ancora affermando anche l'intenzione di "eliminare lo ius soli" che in Francia viene applicato in modo ristretto e solo a determinate condizioni. In riferimento all'accordo tra il partito di estrema destra ed i gollisti annunciato dal presidente di Lr Eric Ciotti – e poi sconfessato dall'ufficio politico del partito che ha lo anche espulso – Bardella ha assicurato che "in 70 collegi elettorali francesi ci sarà un candidato comune del Rassemblement national-Les Républicains". Alcuni di questi candidati, ha spiegato. saranno "deputati uscenti", ma al momento solo una deputata uscente, Christelle d'Intorni, ha appoggiato la decisione di Ciotti, che a sua volta è deputato uscente delle Alpi Marittime, di allearsi con l'estrema destra. Gli altri 59 deputati uscenti di Lr si sono detti contrari.
Per Eric Ciotti è arrivata una nuova espulsione da Les Républicains. Come spiega l'emittente Bfmtv citando proprie fonti, un secondo ufficio politico ha espulso Ciotti dal partito. Il deputato uscente delle Alpi Marittime è rimasto alla presidenza di Les Républicains nonostante mercoledì un primo ufficio politico abbia votato a favore della sua esclusione dopo l'annuncio della sua alleanza con il Raggruppamento Nazionale per le elezioni. Contro la decisione Ciotti, che è stato presidente di Les Republicains dall'11 dicembre 2022, ha presentato ricorso e nelle prossime ore è atteso il pronunciamento del tribunale di Parigi. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)