APPIANO GENTILE (ITALPRESS) - "Indubbiamente il Milan ha bene impressionato in queste prime gare così come l'Inter, sono due squadre che arrivano bene a questo appuntamento, è solo la quarta partita di campionato, ma è importante e vogliamo farla nel migliore dei modi". Così Simone Inzaghi, in conferenza stampa, alla vigilia del derby di domani, alle 18, contro il Milan di Stefano Pioli. "Si affrontano due squadre che si sono rinnovate, che hanno cambiato qualcosa, che sono partite molto bene e che hanno la loro identità, non è una sfida decisiva ma sappiamo bene che importanza riveste per noi, per le società e i tifosi, sia noi che loro cercheremo di fare il meglio. E' tanto che ci si affronta, i principi sono rimasti gli stessi, ma sul Milan le prime tre partite qualche indicazione l'hanno data". Poi è chiaro che "vincere il derby sarebbe un bel segnale". Lo sa bene Inzaghi, ma non vuole caricare di troppi significati una partita ovviamente "importante ma non decisiva" e accetta anche le pressioni che arrivano dall'esterno sulla sua Inter. "Fino a tre partite fa si diceva che eravamo più deboli, ora sembra che dobbiamo vincere gli Europei - scherza in conferenza stampa -. Non so se siamo più o meno forti della scorsa stagione, lo dirà il tempo e lo dirà il campo, abbiamo cambiato diversi giocatori e non è mai semplice, abbiamo perso giocatori importantissimi perchè la società aveva bisogno di venderli, ma è stata bravissima a sostituirli con altri elementi. Non mi dà fastidio che si dica che dobbiamo vincere, è giusto che l'Inter ambisca a fare più partite possibili come è successo l'anno scorso quando abbiamo ottenuto il massimo arrivando in finale di Champions e di Coppa Italia. Speriamo di fare 57 partite, ma questo lo dirà il tempo. Siamo l'Inter, siamo qui per vincere e regalare soddisfazioni ai nostri tifosi, per questo lavoriamo ogni giorno al massimo. Io sono orgoglioso di quello che ho fatto, dando tutto me stesso, insieme al mio staff e ai ragazzi. Pioli? Ci conosciamo da tanto tempo, c'è grandissima stima tra di noi". Così come c'è grande stima per i campioni che il tecnico rossonero ha a disposizione come Leao. "Sarà un osservato speciale, un grandissimo giocatore che in questi anni ha fatto benissimo, cercheremo di prendere delle contromisure come abbiamo sempre fatto, a volte bene, a volte male, ma ha grandissima qualità come il Milan". E come la sua Inter. "Sono orgoglioso di avere vinto i derby dello scorso anno, ci hanno regalato l'onore di giocare una finale storica e di vincere un trofeo, ma i precedenti non contano, conta il campo", dice il tecnico nerazzurro che sul Milan aggiunge: "Nessun timore, ma tanto rispetto sì". Domani potrebbe toccare a Frattesi. "Davide è un giocatore che abbiamo fortemente voluto tutti quanti, si è inserito benissimo, lavora con noi da due mesi e lo fa molto bene, poi devo fare delle scelte e sono contento di doverle fare. Lui e Barella sono due giocatori simili, ma possono giocare insieme tranquillamente, lo hanno dimostrato con me e in Nazionale, vedremo quali saranno le mie scelte, l'unico mio pensiero è scegliere bene per l'Inter".
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APPIANO GENTILE (ITALPRESS) – “Indubbiamente il Milan ha bene impressionato in queste prime gare così come l’Inter, sono due squadre che arrivano bene a questo appuntamento, è solo la quarta partita di campionato, ma è importante e vogliamo farla nel migliore dei modi”. Così Simone Inzaghi, in conferenza stampa, alla vigilia del derby di domani, alle 18, contro il Milan di Stefano Pioli. “Si affrontano due squadre che si sono rinnovate, che hanno cambiato qualcosa, che sono partite molto bene e che hanno la loro identità, non è una sfida decisiva ma sappiamo bene che importanza riveste per noi, per le società e i tifosi, sia noi che loro cercheremo di fare il meglio. E’ tanto che ci si affronta, i principi sono rimasti gli stessi, ma sul Milan le prime tre partite qualche indicazione l’hanno data”. Poi è chiaro che “vincere il derby sarebbe un bel segnale”. Lo sa bene Inzaghi, ma non vuole caricare di troppi significati una partita ovviamente “importante ma non decisiva” e accetta anche le pressioni che arrivano dall’esterno sulla sua Inter. “Fino a tre partite fa si diceva che eravamo più deboli, ora sembra che dobbiamo vincere gli Europei – scherza in conferenza stampa -. Non so se siamo più o meno forti della scorsa stagione, lo dirà il tempo e lo dirà il campo, abbiamo cambiato diversi giocatori e non è mai semplice, abbiamo perso giocatori importantissimi perchè la società aveva bisogno di venderli, ma è stata bravissima a sostituirli con altri elementi. Non mi dà fastidio che si dica che dobbiamo vincere, è giusto che l’Inter ambisca a fare più partite possibili come è successo l’anno scorso quando abbiamo ottenuto il massimo arrivando in finale di Champions e di Coppa Italia. Speriamo di fare 57 partite, ma questo lo dirà il tempo. Siamo l’Inter, siamo qui per vincere e regalare soddisfazioni ai nostri tifosi, per questo lavoriamo ogni giorno al massimo. Io sono orgoglioso di quello che ho fatto, dando tutto me stesso, insieme al mio staff e ai ragazzi. Pioli? Ci conosciamo da tanto tempo, c’è grandissima stima tra di noi”. Così come c’è grande stima per i campioni che il tecnico rossonero ha a disposizione come Leao. “Sarà un osservato speciale, un grandissimo giocatore che in questi anni ha fatto benissimo, cercheremo di prendere delle contromisure come abbiamo sempre fatto, a volte bene, a volte male, ma ha grandissima qualità come il Milan”. E come la sua Inter. “Sono orgoglioso di avere vinto i derby dello scorso anno, ci hanno regalato l’onore di giocare una finale storica e di vincere un trofeo, ma i precedenti non contano, conta il campo”, dice il tecnico nerazzurro che sul Milan aggiunge: “Nessun timore, ma tanto rispetto sì”. Domani potrebbe toccare a Frattesi. “Davide è un giocatore che abbiamo fortemente voluto tutti quanti, si è inserito benissimo, lavora con noi da due mesi e lo fa molto bene, poi devo fare delle scelte e sono contento di doverle fare. Lui e Barella sono due giocatori simili, ma possono giocare insieme tranquillamente, lo hanno dimostrato con me e in Nazionale, vedremo quali saranno le mie scelte, l’unico mio pensiero è scegliere bene per l’Inter”.
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