Iran minaccia Israele Risposta piu severa. Raid su Gaza City colpito centro comando Hamas

(Adnkronos) – L'Iran darà a Israele una risposta "più severa" del passato per l'omicidio a Teheran dell'ex capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh. Lo ha dichiarato il vice comandante dei Guardiani della Rivoluzione (pasdaran), il generale di brigata Ali Fadavi, citato dall'agenzia Mehr. "Il regime sionista fake e assassino di bambini continua con la sua stupidità e ha martirizzato Haniyeh sul suolo dell'Iran islamico. Noi risponderemo al momento e nel luogo appropriati", ha affermato Haniyeh. "Determineremo il momento e il modo della punizione", ha ribadito l'esponente dei pasdaran, aggiungendo che "il regime sionista usurpatore ha commesso un grave crimine assassinando il martire Haniyeh, e questa volta sarà punito più severamente di prima". Le Forze di difesa israeliane hanno condotto un raid aereo contro un centro di comando di Hamas allestito all'interno della scuola 'Mustafa Hafez' di Gaza City. Secondo le Idf, la sala era utilizzata dal gruppo per pianificare e condurre attacchi contro i militari israeliani a Gaza e contro Israele. I militari affermano poi di aver compiuto “molti passi” per mitigare i danni ai civili nell'attacco, compreso l'uso di munizioni di precisione, sorveglianza aerea e altre informazioni. "L'organizzazione terroristica Hamas viola sistematicamente il diritto internazionale, sfruttando brutalmente le istituzioni civili e la popolazione come scudo umano per le attività di terrore”, denunciano le Idf. L'esercito israeliano ha confermato che sono stati recuperati i corpi di sei ostaggi nella Striscia di Gaza, rendendo nota anche l'identità del sesto. Si tratta di Alexander Dancyg, la cui morte era stata confermata il mese scorso dalle Forze di difesa israeliana. Israeliano di origine polacca, nato a Varsavia nel 1948 da sopravvissuti all'Olocausto, Dancyg era uno storico, collaboratore dell'Istituto Yad Vashem, agricoltore e attivo sostenitore del dialogo ebraico-polacco. Rapito da Hamas nel kibbutz Nir Oz, Dancyg aveva subito un intervento chirurgico al cuore diversi anni fa e necessitava di farmaci. In Polonia aveva ricevuto la Croce d'argento al merito dall'allora presidente polacco Lech Kaczynski. Dopo il suo rapimento, a Varsavia sono stati dipinti diversi murales con l'hashtag "StandWithAlex". Anche la sua ex moglie e i suoi nipoti erano nel kibbutz durante il massacro del 7 ottobre, ma sono riusciti a sopravvivere nella stanza di sicurezza dove si erano rifugiati, ha raccontato il figlio Ben a Channel 12 News. Gli altri ostaggi identificati sono Nadav Popplewell, Yagev Buchshtab, Yoram Metzger, Haim Peri e Avraham Munder, riporta il Jerusalem Post. Il kibbutz di Nirim, dove vivevano Nadav Popplewell e Yagev Buchshtab, ha confermato che i loro cadaveri sono stati riportati in Israele. Il kibbutz di Nir Oz, da dove erano stati rapiti lo scorso 7 ottobre, ha confermato che sono stati recuperati a Gaza i corpi di Haim Peri e Yoram Metzger durante un'operazione militare. Entrambi avevano 80 anni. Peri è stato ricordato come un ''imprenditore, umanista e attivista per la pace'' che ha salvato la moglie il 7 ottobre prima di essere rapito, scrive il Times of Israel. Metzger, che aveva lavorato in una fabbrica di vernici e in seguito in un'autofficina, è stato rapito insieme alla moglie Tami che è stata rilasciata tramite un accordo a novembre. Inoltre il kibbutz di Nir Oz ha annunciato che l'ostaggio Avraham Munder, 79 anni, è morto durante la prigionia a Gaza, mentre suo nipote Eyal Mor ha detto all'emittente Kan che il corpo dello zio è stato recuperato in un tunnel a Khan Younis, nel sud di Gaza. "Secondo le prime valutazioni, il decesso è avvenuto a marzo", afferma Mor, aggiungendo che alla famiglia non è stata comunicata la causa del decesso poiché le autorità attendono il referto patologico. Il figlio di Avraham Munder, Roy, è stato assassinato il 7 ottobre e lui è stato rapito insieme alla moglie Ruti, alla figlia Keren e al suo unico nipote Ohad. Tutti e tre sono stati rilasciati in seguito a un accordo a novembre. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, nel confermare che le Idf hanno recuperato i corpi dei sei ostaggi, ha inviato le sue condoglianze alle loro famiglie dicendo che ''i nostri cuori soffrono per questa terribile perdita''. Ringraziando attraverso 'X' i soldati israeliani delle Idf e dello Shin Bet per il loro ''coraggio e determinazione'' nell'operazione a Gaza, Netanyahu ha ribadito che "lo Stato di Israele continuerà a compiere ogni sforzo per restituire tutti i nostri ostaggi, sia i vivi sia i morti". Netanyahu "ha scelto di abbandonare gli ostaggi per sopravvivere" politicamente e "pagherà per questo". Così Mati Dancyg, figlio dell'ostaggio Alex Dancyg morto a Gaza, ha puntato il dito contro il premier israeliano in una intervista a Kan News. Durante i primi mesi di prigionia suo padre era in condizioni discrete, spiega Mati citando le testimonianze degli ostaggi che sono stati rilasciati in precedenza e per questo poteva essere salvato.  "Lui e tutti gli ostaggi avrebbero potuto essere riportati indietro", afferma l'uomo. "Netanyahu ha scelto di sacrificare gli ostaggi. Il karma lo giudicherà e lui ne pagherà le conseguenze", aggiunge. Un totale di 55 razzi sono stati intanto lanciati nelle ultime ore dal Libano contro l'Alta Galilea e il Golan. Lo hanno reso noto le forze di difesa israeliane (Idf), secondo cui alcuni dei razzi sono stati intercettati, mentre il resto è caduto in aree aperte, senza provocare vittime. Hezbollah ha rivendicato il lancio, sostenendo di aver attaccato due basi militari in risposta a un raid israeliano di ieri. Le Idf hanno anche riferito di aver colpito un lanciarazzi dopo l'attacco di Hezbollah. Hamas "si sta tirando indietro" dall'accordo con Israele sui cessate il fuoco ed il rilascio degli ostaggi, ha detto intanto Joe Biden, lasciando la convention democratica di Chicago. "È ancora in gioco, ma non si può prevedere… non parlo con il mio team da sei ore", ha affermato il presidente americano, aggiungendo: "Israele dice di poter trovare una soluzione… Hamas si sta tirando indietro". Il Segretario di Stato americano Antony Blinken è arrivato in Egitto, dove prosegue il suo tour finalizzato a raggiungere un accordo di cessate il fuoco per Gaza e per il rilascio degli ostaggi. Ad El Alamein, Blinken incontrerà il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e il ministro degli Esteri Badr Abdelatty. Ieri in Israele Blinken ha incassato il sostegno del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu alla proposta americana per un accordo. Sono 33 i detenuti palestinesi rilasciati dalle autorità israeliane e che questa mattina sono rientrati nella Striscia di Gaza. Lo scrivono i media palestinesi spiegando che tra loro ci sono anche due donne. Gli ex detenuti sono entrati nell'enclave palestinese attraverso il valico di Kerem Shalom e sono stati portati allo European Hospital a Gaza. Sarebbe salito intanto a 40.173 il numero dei palestinesi morti nella Striscia di Gaza dallo scorso 7 ottobre. Lo ha reso noto il ministero della Sanità della Striscia di Gaza controllato da Hamas, spiegando che solo nelle ultime 24 ore si contano 34 morti. Sono invece 92.857 le persone che sono rimaste ferite, 114 nell'ultima giornata. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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