(Adnkronos) – La città di New York, insieme a querelanti che includono il distretto scolastico e le organizzazioni sanitarie, ha presentato la causa nella filiale della contea di Los Angeles della Corte Superiore della California, a causa dei legami delle compagnie con l'area. La denuncia sostiene che Meta, Snap, ByteDance e Google (la cui azienda madre è Alphabet) hanno consapevolmente "progettato, sviluppato, prodotto, gestito, promosso, distribuito e commercializzato le loro piattaforme per attirare, catturare e creare dipendenza nei giovani, con minimo controllo genitoriale."
E' stato lo stesso sindaco di New York, Eric Adams, ad annuciare che la sua amministrazione ha presentato una causa legale contro le aziende madre di TikTok, Instagram, Facebook, Snapchat e YouTube, sostenendo che i loro servizi danneggiano la salute mentale di bambini e giovani adulti. “Nell'ultimo decennio, abbiamo visto quanto possa essere dipendente e opprimente il mondo online, esponendo i nostri bambini a un flusso incessante di contenuti dannosi e alimentando la nostra crisi nazionale di salute mentale giovanile,” ha dichiarato Adams. “Oggi, stiamo prendendo provvedimenti audaci a nome di milioni di newyorkesi per rendere queste compagnie responsabili del loro ruolo in questa crisi." Nelle 311 pagine della denuncia, si rende evidente come il più grande distretto scolastico del paese, con circa 1 milione di studenti, abbia dovuto rispondere a problemi e interruzioni della didattica dentro e fuori le classi e abbia conseguentemente dovuto fornire consulenze per ansia e depressione e sviluppare percorsi appositi sugli effetti dei social media sulla salute mentale di bambini e adolescenti, sostenendo più di 100 milioni di dollari all'anno di spese in programmi e servizi. Non si è fatta attendere la risposta dei social media interessati. “Collaboriamo regolarmente con esperti per comprendere le migliori pratiche emergenti, e continueremo a lavorare per mantenere la nostra comunità sicura affrontando sfide comuni a tutto il settore,” ha detto un portavoce di Tik Tok. Meta interessata già da altre accuse ha dichiarato di aver “lavorato su queste questioni per un decennio” e desidera “che gli adolescenti abbiano esperienze online sicure e appropriate per l'età, e abbiamo oltre 30 strumenti e funzionalità per sostenerli e i loro genitori.” —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)