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ORIGGIO (VARESE) (ITALPRESS) – L’aumento delle temperature, l’assottigliarsi dello strato di ozono dell’atmosfera, il crescere dell’inquinamento dovuto ai carburanti fossili minacciano la salute umana. A partire da quella della pelle. Gli effetti del cambiamento climatico, infatti, si possono misurare anche in termini di maggior rischio di sviluppare tumori cutanei, e in particolar modo il melanoma. E’ stato stimato che un aumento di 1,5°C equivarrà a 8 giorni in più di caldo torrido nell’area del Mediterraneo e quindi di maggiore insolazione. E i raggi ultravioletti, il fattore di rischio numero uno per lo sviluppo del melanoma, colpiscono di più per via dell’assottigliamento dello strato di ozono: l’1% in meno di strato di ozono provoca un aumento dall’1 al 2% dell’incidenza di melanoma. D’altronde i nuovi casi stanno crescendo a un ritmo costante, colpendo anche persone giovani. Si tratta infatti di uno dei principali tumori che insorgono in giovane età e costituisce in Italia Società e Costumecagliarilivemagazine.it

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