(Adnkronos) – Né tigre (di Cremona) come Mina, né pantera (di Goro) come Milva, per non parlare di aquile e usignoli… Semmai, si potrebbe definire leonessa (di Milano, dove è nata il 22 settembre 1934) per spirito e per regalità. Ma Ornella Vanoni, anche in occasione dei suoi 90 anni, continua a essere sé stessa e basta, senza altri nomignoli tratti dal bestiario comune, a parte quello di 'cantante della mala' affibbiatole molto riduttivamente agli inizi carriera e poi giustamente dimenticato. Più che una cantante dalla voce unica, sofisticata e riconoscibilissima, è una interprete, nel senso anche teatrale della parola, visto che il suo 'incipit' è legato proprio al mondo del teatro, anzi del Piccolo Teatro diretto da Giorgio Strehler, suo mentore e anche compagno per un tratto di vita. Il debutto come attrice anticipa di un anno quello nel 1957 come cantante, ma le due cose in lei non sono mai state scisse; non a caso la sua prima tournée è a Spoleto nel 1959 per il Festival dei Due Mondi e per proporre le sue già famose 'canzoni della mala', prime fra tutte: 'Ma mi' in dialetto milanese ambientata nel carcere di San Vittore; e 'Le Mantellate' in romanesco sul penitenziario femminile; oltre a brani tratti da 'L'Opera da tre soldi' di Bertolt Brecht. Finito il rapporto con Strehler e con il Piccolo di Milano, per Ornella Vanoni si apre negli anni Sessanta la stagione delle grandi interpretazioni di opere firmate dai cantautori, uno su tutti: Gino Paoli (che compie 90 anni lunedì 23 settembre) che per lei e per celebrare una intensa storia d'amore compone 'Senza fine', il primo grande successo musicale anche internazionale di Ornella, che intanto sposa l'impresario teatrale Lucio Ardenzi. E al teatro torna brevemente come coprotagonista del musical 'Rugantino' targato Garinei & Giovannini, partendo dal Sistina e arrivando fino a Broadway. Segue una catena ininterrotta di brani di successo: 'Che cosa c'è', 'Io ti darò di più', 'La musica è finita', 'Casa bianca', 'Mi sono innamorata di te', 'Tristezza', 'Un'ora sola ti vorrei', 'Una ragione di più', 'Eternità'. E si arriva agli anni Settanta e ai suoi due brani più iconici e anche dal successo più clamoroso e duraturo: 'L'appuntamento' e 'Domani è un altro giorno'. La carriera prosegue con altre canzoni che lasciano una traccia nella musica italiana: 'Dettagli', 'E così per non morire', 'Sto male'. Nel 1976 fonda una sua casa discografica, la 'Vanilla' – dopo aver inciso dischi prima per Ricordi e poi per Ariston – e l'esordio è con 'La voglia di sognare', per proseguire con l'album nato dalla collaborazione con due totem della musica brasiliana, ovvero Vinicius de Moraes e Toquinho, ovvero 'La voglia, la pazzia, l'incoscienza, l'allegria'. Negli anni Ottanta per la Cgd escono 'Ricetta di donna', 'Musica musica', 'Vai Valentina', 'Uomini'; mentre il ritorno con Gino Paoli in concerto è segnato da 'Ti lascio una canzone'. A inizio anni Novanta sono datati i brani 'Stella nascente' e 'Perduto' prodotti da Mario Lavezzi, con l'album disco d'oro per le vendite. In chiave jazz è la collaborazione con Paolo Fresu per 'Argilla'. Dopo alcuni album di rivisitazione, da Burt Bacharach ai complessi pop italiani, nel 2008 si concede una autocelebrazione di lusso, per i 50 anni di carriera, con 'Più di me' con duetti per i suoi successi con Claudio Baglioni, Fiorella Mannoia, Jovanotti, Carmen Consoli, i Pooh, Lucio Dalla, Gianni Morandi, Eros Ramazzotti e quello 'stellare' con Mina, con le due dive riconosciute della canzone italiana a duettare in 'Amiche mai'. Ma non finisce qui: la Vanoni torna al Festival di Sanremo con 'Imparare ad amarsi' e sempre dal festival della canzone italiana riceve il Premio alla Carriera, la prima artista a ottenerlo. Inesauribile, con la Bmg pubblica nel 2020 un nuovo album di inediti, con all'interno fra gli altri 'Un sorriso in mezzo al pianto', dal titolo che non potrebbe essere più esplicito e al tempo stesso più giusto: 'Unica'. Nel 2021 è ospite d'onore del 71º Festival di Sanremo, nel quale si esibisce con un medley dei suoi più grandi successi e 'Un sorriso dentro al pianto' accompagnata al pianoforte da Francesco Gabbani. Nell'estate del 2021 esce l'ironica e raffinata hit estivaì Toy Boy', con Colapesce e Dimartino, il cui videoclip è diretto da Luca Guadagnino. Nel 2023 è tornata come ospite al 73º Festival di Sanremo. Nel frattempo Ornella Vanoni, grazie anche alle imitazioni di Virginia Raffaele, ritrova la popolarità forte della sua autoironia che mette in ogni sua esibizione televisiva, tanto da conquistare uno spazio tutto suo come ospite del programma 'Che tempo che fa' di Fabio Fazio, prima su Raitre e poi sul Nove, dove a come spalla Mara Maionchi. Al termine della fortunata serie musicale Rai, 'Senza Rete', negli anni '70 Ornella 'Finisce qui'… Ma la voce di Ornella non sembra spegnersi mai: è 'Senza fine'. Così per i suoi 90 si è regalata un nuovo disco, 'Diverse', in uscita il 18 ottobre. L'album conterrà una nuova versione di alcuni dei suoi più grandi successi registrati ad hoc per l'occasione: tra le tracce anche 'Ti voglio' del 1977 che ora rivive in una nuova versione cantata insieme a Elodie e a Ditonellapiaga. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)