(Adnkronos) – Un miliardo di transazioni gestite tramite la piattaforma dei pagamenti pagoPA dal 2016 a oggi – per un controvalore di 200 miliardi di euro – e oltre 500 milioni di messaggi inviati dagli Enti tramite IO, l’app dei servizi pubblici, da quando è stata lanciata nell’aprile 2020: un doppio traguardo per due delle principali infrastrutture tecnologiche in carico alla società PagoPA, raggiunto grazie alla collaborazione strategica e continuativa dell’intero ecosistema pubblico e privato che, con l’indirizzo del Dipartimento per la Trasformazione Digitale, sta contribuendo in modo significativo all’intero processo di digitalizzazione dei servizi pubblici in Italia. Due risultati conseguiti a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro, a riprova di una crescente interconnessione tra pagoPA e app IO, ideate per funzionare al meglio e in maniera interoperabile con tutte le altre piattaforme abilitanti della PA. “I dati annunciati oggi hanno una portata qualitativa importante poiché offrono un indicatore oggettivo della solidità di due degli asset infrastrutturali strategici per la modernizzazione del settore pubblico, che continueranno a essere centrali nell’agenda digitale italiana anche per i progetti di innovazione futuri. Siamo orgogliosi di essere a supporto del Dipartimento per la Trasformazione Digitale e del Sottosegretario all'Innovazione tecnologica Alessio Butti in questa sfida e siamo grati alle migliaia di enti centrali e locali che con noi sono impegnati nel processo di transizione digitale in continua evoluzione. Obiettivo comune è garantire a tutti i cittadini maggiore semplicità nell’esercitare i propri diritti e adempiere ai propri doveri, in maniera inclusiva e omogenea su tutto il territorio” ha dichiarato Alessandro Moricca, Amministratore Unico di PagoPA. Dal 2016 a oggi pagoPA ha gestito nel complesso un miliardo di transazioni a favore di circa 21.900 enti aderenti alla piattaforma, che solo nel 2023 ha registrato un totale di 48 milioni di utenti unici, di cui 42,3 milioni di utenti fisici e 5,7 milioni di utenti giuridici. Guardando nello specifico ai risultati conseguiti nel periodo 2020-2023, ammontano a oltre 900 milioni le transazioni effettuate tramite pagoPA, con un incremento medio annuo del 40%. Dall’analisi delle principali categorie di enti creditori, emerge inoltre che i pagamenti realizzati da cittadini e imprese – con un importo medio di 202€ a operazione – sono stati a favore del comparto Utility (32%), delle PA Centrali (22%), dell’ACI (19%), dei Comuni (12%) e dei settori Istruzione 5% (Scuola 3% ed Università 2%) e Sanità 3%. In particolare, nello stesso periodo si osserva una significativa accelerazione nell’uso della piattaforma da parte delle amministrazioni locali che, anche per effetto dei progetti PNRR a favore della trasformazione digitale, hanno portato servizi chiave su pagoPA come TARI, multe e servizi scolastici; questo si è tradotto in una crescita delle transazioni a favore dei Comuni passate dai 9,4 milioni del 2020 ai 43,2 milioni del 2023 (tasso medio di crescita annuale +46%). Incremento registrato in parallelo anche dalle Regioni, che sono passate da 5,4 milioni di transazioni nel 2020 a circa 8,1 milioni nel 2023 (crescita annuale media +11%). Contestualmente, un numero sempre maggiore di gestori di pubblico servizio operanti in settori quali energia, acqua e telecomunicazioni hanno scelto di ampliare i canali di pagamento a disposizione della propria utenza aderendo a pagoPA. Ad oggi la piattaforma conta oltre 1.100 gestori di pubblico servizio e le transazioni verso questo segmento sono passate da 5,8 milioni nel 2020 a 131 milioni nel 2023 (tasso medio di crescita annuale +118%). Va segnalato anche il significativo incremento delle operazioni a favore della categoria Salute: si passa da circa 1,1 milioni di transazioni del 2020 a circa 11,8 milioni del 2023 (tasso medio di crescita annuale +79%); inoltre, si assiste a una crescita pari al +38% guardando solo all’anno in corso rispetto al 2022, dovuta anche all’introduzione della possibilità di pagare i ticket sanitari in farmacia a partire da gennaio 2023. “La digitalizzazione del sistema dei pagamenti verso la Pubblica Amministrazione è stato il primo obiettivo che ha portato alla nascita della nostra azienda e, da sempre, una leva importante per trainare l’innovazione dell’intero ciclo di erogazione e fruizione di un servizio pubblico, ben oltre il pagamento stesso. Questo traguardo ha per noi un valore simbolico, poiché indicativo dell’impatto sistemico della piattaforma e dello sforzo comune di tutti i soggetti pubblici, dei partner tecnologici e dei prestatori di servizi di pagamento che ogni giorno ne accompagnano l’evoluzione. Il modello operativo alla base di pagoPA è quello che cerchiamo di adottare anche per le altre infrastrutture digitali a disposizione di enti e istituzioni, di cui l’app IO è la sintesi, agendo da “hub” tra PA, cittadini e mercato quali abilitatori di nuove opportunità per le persone e per il Paese” ha commentato Maurizio Fatarella, Direttore Generale di PagoPA. Anche IO, l’app dei servizi pubblici, ha assunto dalla sua nascita un ruolo sempre più centrale nelle strategie di digitalizzazione della PA con un incremento costante di enti che l’hanno adottata come canale di comunicazione verso i propri cittadini. Lo dimostra il totale di oltre 501 milioni di messaggi inviati tramite l’app, da aprile 2020 a oggi, da più di 15.600 enti che hanno integrato su IO oltre 272.000 servizi. Guardando ai contenuti veicolati da questi messaggi, oltre 70% riguarda comunicazioni che attengono a importanti aspetti della relazione tra amministrazioni e cittadini, come ad esempio l’esito di un iter amministrativo, l’annuncio di un nuovo servizio disponibile o di un’iniziativa promossa dall’ente, oppure il promemoria per una scadenza. In generale, i messaggi di pagamento sono più che raddoppiati dal 2020 a oggi e, osservando il 2023, si conferma un trend crescente nell’uso di IO da parte della PA sia per l’invio di messaggi generici (+35% vs. lo stesso periodo del 2022) sia di pagamento (+49%). Un risultato dovuto alla sempre maggiore consapevolezza degli Enti dei benefici derivanti dall’uso sinergico di app IO e pagoPA per offrire una migliore esperienza utente ai cittadini e massimizzare il ritorno dei propri investimenti in trasformazione digitale. Rispetto invece agli enti che fanno maggior ricorso a IO, il 75% del totale dei messaggi inviati nel triennio proviene da PA Centrali, seguite dall’ACI (9%), dai Comuni (7%) e da aziende del comparto Utility (5%); tutte categorie per le quali si rileva un aumento significativo nel numero di comunicazioni veicolate attraverso l’app nel 2023 rispetto all’anno precedente, con i Comuni che registrano un +34% nell’invio dei messaggi di pagamento. Questo è in linea con un progressivo consolidamento dell’adozione di app IO anche da parte di molte realtà territoriali, che possono trarre vantaggio dalla massiva diffusione di app IO tra i cittadini, fortemente trainata nei primi due anni da iniziative di respiro nazionale: con un totale di oltre 36 milioni di installazioni su smartphone e tablet, l’app conta una media mensile di oltre 4 milioni di utenti attivi solo nel 2023. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)