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ROMA (ITALPRESS) - "Dinanzi alle domande delle donne e degli uomini di oggi, alle sfide del nostro tempo, alle urgenze dell'evangelizzazione e alle tante ferite che affliggono l'umanità, non possiamo restare seduti. Una Chiesa seduta, che quasi senza accorgersi si ritira dalla vita e confina se stessa ai margini della realtà, è una Chiesa che rischia di restare nella cecità e di accomodarsi nel proprio malessere". Lo ha detto Papa Francesco nell'omelia della messa a conclusione del Sinodo. "Non abbiamo bisogno di una Chiesa seduta e rinunciataria, ma di una Chiesa che raccoglie il grido del mondo e, voglio dirlo, forse qaulcuno si scandalizza: una Chiesa che si sporca le mani per servire il Signore" ha aggiunto.(ITALPRESS). Foto: Agenzia FotogrammaAgenzia di Stampa Italpress - Top News

ROMA (ITALPRESS) – “Dinanzi alle domande delle donne e degli uomini di oggi, alle sfide del nostro tempo, alle urgenze dell’evangelizzazione e alle tante ferite che affliggono l’umanità, non possiamo restare seduti. Una Chiesa seduta, che quasi senza accorgersi si ritira dalla vita e confina se stessa ai margini della realtà, è una Chiesa che rischia di restare nella cecità e di accomodarsi nel proprio malessere”. Lo ha detto Papa Francesco nell’omelia della messa a conclusione del Sinodo. “Non abbiamo bisogno di una Chiesa seduta e rinunciataria, ma di una Chiesa che raccoglie il grido del mondo e, voglio dirlo, forse qaulcuno si scandalizza: una Chiesa che si sporca le mani per servire il Signore” ha aggiunto.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia FotogrammaAgenzia di Stampa Italpress – Top News

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