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Il Comitato Olimpico Internazionale ha espresso riserve sulla presenza del giocatore di beach volley olandese Steven van de Velde alle Olimpiadi di Parigi 2024. L'atleta olandese ha scontato una condanna per stupro su un minore. Van de Velde è stato condannato a quattro anni di prigione in Gran Bretagna nel 2016 per aver violentato una bambina di 12 anni nel 2014. All'epoca aveva 19 anni e dopo aver scontato parte della pena è stato trasferito nei Paesi Bassi. La partecipazione di Van de Velde alle Olimpiadi ha polarizzato l'opinione pubblica e il Comitato Olimpico Olandese ha annunciato che il 29enne, che gareggerà con il partner Matthew Immers, ha chiesto e ottenuto una sistemazione diversa rispetto all'alloggio nel villaggio. Il portavoce del Cio Mark Adams ha detto ai giornalisti: "Definirci a nostro agio e felici non sarebbe corretto. Abbiamo chiarito che abbiamo avuto una lunga conversazione con il Noc olandese. È un crimine che è stato commesso 10 anni fa. Si sta svolgendo un grande lavoro di riabilitazione. Sono state anche adottate misure di salvaguardia molto severe. Credo che l'atleta in questione non rimarrà nemmeno nel villaggio. Riteniamo che il Comitato olimpico nazionale olandese abbia spiegato la sua decisione". La Federazione olandese di pallavolo ha sostenuto Van de Velde, che secondo la federazione ha cercato aiuto professionale dopo il suo rilascio. "Conosciamo la storia di Steven", ha spiegato il direttore generale Michel Everaert. "Sta dimostrando di essere un professionista e una persona esemplare e, dal suo ritorno, non c'è motivo di dubitare di lui". Van de Velde, che ha ripreso a gareggiare nei tornei internazionali dal 2017, aveva dichiarato in precedenza: "Non posso annullare ciò che è successo e devo accettarne le conseguenze. È stato il più grande errore della mia vita". —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)