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Polestar è alle prese non solo con il mercato ma anche con la Borsa. Se è risaputo che il mercato delle auto elettriche non sta andando come sperato e auspicato dall’Europa e dai grandi costruttori automobilisti, non è altrettanto nota la vicenda di Polestar in Borsa. L’innalzamento dei dazi doganali ha inferto un duro colpo al marchio svedese controllato dalla cinese Geely. Bruxelles ha imposto una tariffa per le auto elettriche importate dalla Cina compresa tra il 17,4 e il 38,1%. Per Polestar questo è stato un duro colpo, a cui si è aggiunto anche un’altra batosta finanziaria. Il Nasdaq di New York ha invitato il Marchio automobilistico svedese ad aumentare il prezzo delle sue azioni. Alla Polestar viene infatti contestato il non aver mantenuto a 1 dollaro, il prezzo delle sue azioni. Entro il 2 gennaio 2025, il Marchio controllato dalla Geely dovrà rimediare. Nell’attesa di possibili tagli e di una rivisitazione della gamma, i suoi dati di vendita non sono poi così male, anzi. Nel primo semestre del 2024, Polestar ha consegnato nel mondo poco più di 20.000 unità. Un netto incremento delle vendite, dovuto all’introduzione in gamma di nuovi modelli. Thomas Ingenlath, CEO, parla di un netto miglioramento dei ricavi nel Q2 2024. L’obiettivo è quello di arrivare al pareggio di bilancio entro il prossimo anno. —motoriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)