(Adnkronos) – La digitalizzazione delle professioni sta cambiando il matching tra domanda e offerta di lavoro. In questo periodo, con lo sviluppo di Chat Gpt, le aziende stanno cercando non solo professionisti nel settore AI, come ingegneri dell'Intelligenza Artificiale ed esperti in etica dell'AI, ma anche specialisti in grado di occuparsi della gestione degli ologrammi durante gli spettacoli dal vivo. Per comprendere bene di cosa si tratta, Adnkronos/Labitalia ha intervistato Antonio Franzese, ceo di Media Engineering ed esperto in olografia, realtà virtuale, realtà aumentata ed intelligenza artificiale. “I professionisti che si occupano della gestione degli ologrammi per gli spettacoli dal vivo – spiega – devono possedere competenze multidisciplinari. In primo luogo, è essenziale avere una solida conoscenza delle tecnologie olografiche e delle piattaforme software specifiche per la creazione e il controllo degli ologrammi, che devono essere ricreati in tempo reale durante gli spettacoli. Una formazione in ingegneria informatica, ingegneria elettronica o discipline simili può costituire una base solida, unita, però, ad una buona dose di creatività, che si rivela molto utile per la progettazione visuale e la capacità di integrare le proiezioni in modo armonioso con la location dell’evento". "In aggiunta – sottolinea – la collaborazione con professionisti del 3D graphic design e dell'art direction è fondamentale per garantire la qualità estetica e l'impatto visivo degli ologrammi. Inoltre, è importante anche frequentare corsi di specializzazione nel campo degli effetti visivi e sonori, durante i quali si insegnano agli allievi tutte quelle modalità che facilitano esperienze altamente immersive per coinvolgere il pubblico ancora di più rispetto ad un normale concerto". “Trattandosi di una professione neonata – avverte Antonio Franzese – al momento non è possibile quantificare un numero esatto dei lavoratori occupati. Trattandosi, però, di un settore dalle forti potenzialità, consiglio ai giovani laureati in materie Stem di investire tempo e risorse per questo tipo di formazione. La domanda per spettacoli innovativi e coinvolgenti crescerà sempre di più nei prossimi anni, quindi è bene non farsi trovare impreparati”. “Lavorare con gli ologrammi nel settore dello spettacolo dal vivo – racconta – è una professione che fonde tecnologia e arte in modi sempre nuovi e sorprendenti. Ciò che rende questo campo così affascinante è la sua capacità di portare il pubblico in una dimensione quasi magica, dove è possibile interagire con immagini tridimensionali che prima erano roba di fantascienza. Immaginate di assistere a un concerto dove, grazie agli ologrammi, si può quasi toccare l'artista che sta esibendosi, o vedere le icone della musica del passato tornare virtualmente in vita sul palco. Questo è solo un assaggio delle esperienze uniche che la gestione olografica rende possibili". "La creazione di questi momenti indimenticabili – ribadisce – richiede una sinergia di competenze che vanno dalla programmazione informatica all'arte visiva, dalla scenografia all'audio, creando uno spettacolo che stimola tutti i sensi. E non è tutto: c'è una crescente attenzione verso la sostenibilità. I professionisti del settore stanno innovando con tecnologie che consumano meno energia e materiali che rispettano l'ambiente, dimostrando che si può incantare il pubblico e, al tempo stesso, avere cura del nostro pianeta". —lavoro/professionistiwebinfo@adnkronos.com (Web Info)