FIRENZE (ITALPRESS) - La Direzione distrettuale antimafia di Firenze ha dato esecuzione questa mattina a quattro misure di custodia cautelare, firmate dal Gip del Tribunale di Firenze, nei confronti di quattro peruviani coinvolti nel cosiddetto "racket delle camere" all'interno dell'ex hotel Astor nel capoluogo di regione toscano, l'immobile che era occupato quando scorso 10 giugno è scomparsa una bambina di quattro anni di nome Kata. Tra i destinatari delle misure disposte dal gip c'è anche lo zio materno della bimba. I reati contestati sono estorsione, tentata estorsione e rapina, commessi tra il novembre del 2022 e lo scorso maggio, e tentato omicidio e lesioni gravi commesse il 28 maggio, quando secondo quanto ricostruito all'ex Astor ci fu un raid punitivo nei confronti di alcuni occupanti. Nello specifico, i quattro indagati, avrebbero attuato un pestaggio con mazza da baseball, minacciando di morte una coppia di connazionali se non avessero lasciato la stanza.
Dopo essersi allontanati per qualche istante, gli aggressori avrebbero proseguito le violenze nei confronti di altri occupanti di una stanza vicina per far ritorno incappucciati nella stanza della coppia dirigendosi minacciosamente verso la vittima designata, che per timore di essere uccisa si era appesa con la mani al davanzale della finestra e si era fatto cadere al suolo.
foto: Agenzia Fotogramma
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FIRENZE (ITALPRESS) – La Direzione distrettuale antimafia di Firenze ha dato esecuzione questa mattina a quattro misure di custodia cautelare, firmate dal Gip del Tribunale di Firenze, nei confronti di quattro peruviani coinvolti nel cosiddetto “racket delle camere” all’interno dell’ex hotel Astor nel capoluogo di regione toscano, l’immobile che era occupato quando scorso 10 giugno è scomparsa una bambina di quattro anni di nome Kata. Tra i destinatari delle misure disposte dal gip c’è anche lo zio materno della bimba. I reati contestati sono estorsione, tentata estorsione e rapina, commessi tra il novembre del 2022 e lo scorso maggio, e tentato omicidio e lesioni gravi commesse il 28 maggio, quando secondo quanto ricostruito all’ex Astor ci fu un raid punitivo nei confronti di alcuni occupanti. Nello specifico, i quattro indagati, avrebbero attuato un pestaggio con mazza da baseball, minacciando di morte una coppia di connazionali se non avessero lasciato la stanza.
Dopo essersi allontanati per qualche istante, gli aggressori avrebbero proseguito le violenze nei confronti di altri occupanti di una stanza vicina per far ritorno incappucciati nella stanza della coppia dirigendosi minacciosamente verso la vittima designata, che per timore di essere uccisa si era appesa con la mani al davanzale della finestra e si era fatto cadere al suolo.
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