SIVIGLIA (SPAGNA) (ITALPRESS) - Una finale sfumata quando sembrava ormai a un passo. La Juve va in vantaggio con Vlahovic nella ripresa a Siviglia, ma poi viene 'punità ed eliminata da due 'italianì: prima l'ex Milan e Genoa Suso che porta le due squadre ai supplementari, poi tocca all'ex Roma Lamela castigare la Signora. Sconfitta per 2-1 la Juventus di Massimiliano Allegri che manca l'accesso alla finale di Europa League. A giocarsi il trofeo saranno gli andalusi per la settima volta e la Roma di Josè Mourinho. Decisiva, dunque, la rete nei tempi supplementari di Lamela, dopo il pareggio maturato nei novanta minuti regolamentari in seguito alle reti di Vlahovic prima e Suso poi.
Dopo un'iniziale fase di studio, la prima occasione della partita ce l'ha la Juventus, al quarto d'ora, con il calcio d'angolo battuto bene da Fagioli e il colpo di testa di Gatti sul quale deve intervenire in tuffo Bono. Siviglia che prova ad affacciarsi in avanti con manovre avvolgenti che al 25' culminano con l'inserimento di Ocampos che devia di testa verso Szczesny, formidabile e reattivo nella parata che tiene il pallone sulla linea di porta. Portiere polacco ancora protagonista pochi minuti più tardi con la grande risposta sul sinistro dalla distanza di Acuna. Bianconeri che rispondono immediatamente con la verticalizzazione di Di Maria che trova Kean, bravo a smarcarsi e concludere colpendo però il palo alla destra di Bono. Ancora Juventus che nel finale di primo tempo troverebbe anche la rete del vantaggio grazie all'inserimento vincente di Rabiot, ma il direttore di gara annulla tutto per posizione di offside di Locatelli al momento dell'assist. Il francese si fa vedere anche nel secondo tempo, cogliendo bene la sponda di Kean e lasciando partire un sinistro che termina vicino al palo. Juventus vicina al gol, così come accade intorno al 60' con il cross di Paredes e il terzo tempo di Bremer che termina di pochissimo fuori. Dominio del campo che appare sempre più in favore della formazione di Allegri, con i cambi che fanno la differenza al minuto 65: è Vlahovic a trovare il vantaggio bianconero, conquistando il pallone in mezzo a due difensori del Siviglia e andando a beffare Bono con un pallonetto preciso. Dura poco però l'1-0, perchè è il neo entrato Suso per il Siviglia a siglare il pareggio con un gran sinistro dalla distanza che si va ad insaccare all'incrocio dei pali, senza possibilità per Szczesny.
Finale di gara entusiasmante, in cui è ancora il portiere della Juventus a salvare il risultato con una grande parata in avvio di recupero sullo stacco di testa di En-Nesyri. Si chiudono dunque con lo stesso risultato della gara d'andata i novanta minuti regolamentari, dando così inizio ai tempi supplementari in cui il Siviglia riesce dopo appena cinque minuti a trovare il vantaggio grazie al colpo di testa di Lamela sul cross preciso di Gil. Juventus in affanno ma tenace negli ultimi assalti (pericolosi solo con due conclusioni di Chiesa e Paredes), resi comunque vani dalla difesa del Siviglia che chiude con sofferenza la pratica qualificazione per la finale di Budapest.
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SIVIGLIA (SPAGNA) (ITALPRESS) – Una finale sfumata quando sembrava ormai a un passo. La Juve va in vantaggio con Vlahovic nella ripresa a Siviglia, ma poi viene ‘punità ed eliminata da due ‘italianì: prima l’ex Milan e Genoa Suso che porta le due squadre ai supplementari, poi tocca all’ex Roma Lamela castigare la Signora. Sconfitta per 2-1 la Juventus di Massimiliano Allegri che manca l’accesso alla finale di Europa League. A giocarsi il trofeo saranno gli andalusi per la settima volta e la Roma di Josè Mourinho. Decisiva, dunque, la rete nei tempi supplementari di Lamela, dopo il pareggio maturato nei novanta minuti regolamentari in seguito alle reti di Vlahovic prima e Suso poi.
Dopo un’iniziale fase di studio, la prima occasione della partita ce l’ha la Juventus, al quarto d’ora, con il calcio d’angolo battuto bene da Fagioli e il colpo di testa di Gatti sul quale deve intervenire in tuffo Bono. Siviglia che prova ad affacciarsi in avanti con manovre avvolgenti che al 25′ culminano con l’inserimento di Ocampos che devia di testa verso Szczesny, formidabile e reattivo nella parata che tiene il pallone sulla linea di porta. Portiere polacco ancora protagonista pochi minuti più tardi con la grande risposta sul sinistro dalla distanza di Acuna. Bianconeri che rispondono immediatamente con la verticalizzazione di Di Maria che trova Kean, bravo a smarcarsi e concludere colpendo però il palo alla destra di Bono. Ancora Juventus che nel finale di primo tempo troverebbe anche la rete del vantaggio grazie all’inserimento vincente di Rabiot, ma il direttore di gara annulla tutto per posizione di offside di Locatelli al momento dell’assist. Il francese si fa vedere anche nel secondo tempo, cogliendo bene la sponda di Kean e lasciando partire un sinistro che termina vicino al palo. Juventus vicina al gol, così come accade intorno al 60′ con il cross di Paredes e il terzo tempo di Bremer che termina di pochissimo fuori. Dominio del campo che appare sempre più in favore della formazione di Allegri, con i cambi che fanno la differenza al minuto 65: è Vlahovic a trovare il vantaggio bianconero, conquistando il pallone in mezzo a due difensori del Siviglia e andando a beffare Bono con un pallonetto preciso. Dura poco però l’1-0, perchè è il neo entrato Suso per il Siviglia a siglare il pareggio con un gran sinistro dalla distanza che si va ad insaccare all’incrocio dei pali, senza possibilità per Szczesny.
Finale di gara entusiasmante, in cui è ancora il portiere della Juventus a salvare il risultato con una grande parata in avvio di recupero sullo stacco di testa di En-Nesyri. Si chiudono dunque con lo stesso risultato della gara d’andata i novanta minuti regolamentari, dando così inizio ai tempi supplementari in cui il Siviglia riesce dopo appena cinque minuti a trovare il vantaggio grazie al colpo di testa di Lamela sul cross preciso di Gil. Juventus in affanno ma tenace negli ultimi assalti (pericolosi solo con due conclusioni di Chiesa e Paredes), resi comunque vani dalla difesa del Siviglia che chiude con sofferenza la pratica qualificazione per la finale di Budapest.
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