LONDRA (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – Gareth Southgate non è più il ct dell’Inghilterra. Dopo le due finali perse agli Europei, nel 2021 per mano dell’Italia ai rigori a Wembley e domenica scorsa a Berlino contro la Spagna, il 53enne tecnico ha annunciato le dimissioni. “Da inglese orgoglioso, è stato il più grande onore della mia vita giocare e poi allenare l’Inghilterra – le sue parole d’addio – Ha significato tutto per me e io ho dato tutto quello che avevo. Ma è il momento di cambiare, di iniziare un nuovo capitolo”.
Unico allenatore inglese dopo sir Alf Ramsey a raggiungere una finale di un grande torneo alla guida dei Tre Leoni, Southgate – promosso dall’Under 21 – era in carica dal 2016 e ha raggiunto anche le semifinali dei Mondiali giocati in Russia nel 2018 mentre in Qatar si è fermato ai quarti. Per lui, in tutto, 102 panchine, con un bilancio di 61 vittorie (59,8%, terzo miglior ct inglese di sempre), 24 pareggi e 17 sconfitte. “La squadra che abbiamo portato in Germania era piena di giovani ed entusiasmanti talenti, che avrebbero potuto vincere quel trofeo che tutti sognavamo – ha aggiunto Southgate – Sono orgoglioso di loro e dobbiamo continuare a sostenerli”. “Non vedo l’ora di festeggiare quando questi ragazzi riusciranno a creare ricordi ancora più speciali e ispirare il Paese come sappiamo che possono fare. Sono un tifoso dell’Inghilterra e lo sarò sempre, grazie di tutto”, ha chiosato l’ormai ex ct. “Negli ultimi otto anni ha trasformato la nazionale inglese e i suoi risultati sono stati straordinari – l’omaggio di Mark Bullingham, Ceo della Football Association – In 25 tornei dopo il 1966, prima del suo arrivo, avevamo vinto sette gare a eliminazione diretta. Gareth, in 4 tornei, ne ha vinte nove”. Il contratto di Southgate sarebbe scaduto a dicembre ma la Federazione era pronta a confermargli la sua fiducia fino ai Mondiali del 2026. Ora scatta la caccia al successore. Stando al “Guardian”, tre sarebbero i nomi “caldi”. Uno è quello di Eddie Howe, che molto bene sta facendo al Newcastle, poi ci sarebbe Graham Potter, a caccia di riscatto dopo l’esonero al Chelsea, ma non sarebbe da escludere una soluzione straniera come Thomas Tuchel, libero dopo il divorzio dal Bayern Monaco. Più defilate le opzioni che rispondono ai nomi di Mauricio Pochettino, anche lui senza panchina dopo l’addio al Chelsea, Lee Carsley, attuale ct dell’under 21 inglese campione d’Europa, e due grandi ex centrocampisti come Frank Lampard e Steven Gerrard.
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