ROMA (ITALPRESS) - Raggiunto l'accordo nella maggioranza sul Superbonus. Nessuna proroga, precisano fonti di Palazzo Chigi. L'intesa è arrivata prima del Consiglio dei ministri di questo pomeriggio. "Con apposito decreto del Cdm continuerà ad esistere il bonus al 70% per tutti coloro che proseguiranno i lavori nel 2024 ed è prevista una sanatoria che permetterà di evitare la restituzione delle somme per tutti coloro che non hanno completato i lavori entro il 31/12", aveva anticipato il capogruppo di Forza Italia alla Camera Paolo Barelli.
Sul Superbonus "c'è una tutela importante sulle imprese e sui cittadini meno abbienti - ha detto al termine della riunione a Palazzo Chigi il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani -. Ci sarà una sorta di sanatoria per il 2023, per chi ha superato il 30% dei lavori, se non ha raggiunto la conclusione dei lavori non dovrà pagare nulla per eventuali omissioni. Nè l'azienda si rivarrà sui condomini nè dovrà restituire dei soldi allo Stato. E' un messaggio molto forte per le imprese, a tutela delle persone perbene". "Per i lavori che non sono stati conclusi al 100% che usufruivano del Superbonus del 110%, per i meno abbienti sarà lo Stato a pagare la differenza tra il 70 e il 110% - ha aggiunto Tajani -. Penso ai condomini di periferia, ad esempio. Poi si proseguirà col Superbonus al 70%. Per definire i meno abbienti ci saranno i codici Isee. Tuteliamo le persone perbene". Il Superbonus "è stato gestito malissimo dal Governo Conte, stiamo cercando di rimediare ai danni commessi", ha concluso Tajani.
- foto: Agenzia Fotogramma -
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ROMA (ITALPRESS) – Raggiunto l’accordo nella maggioranza sul Superbonus. Nessuna proroga, precisano fonti di Palazzo Chigi. L’intesa è arrivata prima del Consiglio dei ministri di questo pomeriggio. “Con apposito decreto del Cdm continuerà ad esistere il bonus al 70% per tutti coloro che proseguiranno i lavori nel 2024 ed è prevista una sanatoria che permetterà di evitare la restituzione delle somme per tutti coloro che non hanno completato i lavori entro il 31/12”, aveva anticipato il capogruppo di Forza Italia alla Camera Paolo Barelli.
Sul Superbonus “c’è una tutela importante sulle imprese e sui cittadini meno abbienti – ha detto al termine della riunione a Palazzo Chigi il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani -. Ci sarà una sorta di sanatoria per il 2023, per chi ha superato il 30% dei lavori, se non ha raggiunto la conclusione dei lavori non dovrà pagare nulla per eventuali omissioni. Nè l’azienda si rivarrà sui condomini nè dovrà restituire dei soldi allo Stato. E’ un messaggio molto forte per le imprese, a tutela delle persone perbene”. “Per i lavori che non sono stati conclusi al 100% che usufruivano del Superbonus del 110%, per i meno abbienti sarà lo Stato a pagare la differenza tra il 70 e il 110% – ha aggiunto Tajani -. Penso ai condomini di periferia, ad esempio. Poi si proseguirà col Superbonus al 70%. Per definire i meno abbienti ci saranno i codici Isee. Tuteliamo le persone perbene”. Il Superbonus “è stato gestito malissimo dal Governo Conte, stiamo cercando di rimediare ai danni commessi”, ha concluso Tajani.
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