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Troppa Lazio per il Cagliari: alla Unipol finisce 0-3

Mar 5, 2022
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La gara comincia con un Cagliari che si schiera in campo per la pace. Per tutta la durata del riscaldamento i sardi hanno infatti indossato una maglia con la scritta “We stand for peace”, un gesto solidale per quanto sta succedendo in Ucraina. Sugli spalti è spettacolo a tinte rossoblù: mentre in Curva Sud si compone la bandiera della pace e i bambini issano al cielo tante bandierine con i colori dell’Ucraina, in Nord a farla da padrone sono i vessilli rossoblù sventolati ripetutamente dalla parte più calda del tifo. Primo tempo. La Lazio parte subito molto forte, conducendo un pressing asfissiante capace di mettere in difficoltà il palleggio rossoblù. Al 5’ arriva la prima occasione biancoceleste con Immobile che controlla un pallone spiovuto in area lisciato di testa da Bellanova. Il numero 17 conclude, ma la sfera termina di poco fuori con un Cragno che appariva sulla traiettoria. Al 13’ è ancora la Lazio a rendersi pericolosa: Immobile sfrutta un errato controllo di Lovato e poi apre per Felipe Anderson, il cui tiro però è una telefonata per Cragno. La gara assume i contorni di un assedio, con i rossoblù che non riescono a impensierire Strakosha. Al 15’ è ancora Immobile ad essere protagonista, con una conclusione dal limite dell’area che termina alta. Poco conta però perché, richiamato dal VAR, il direttore di gara assegna un calcio di rigore ai capitolini per un tocco di mano da parte di Altare sul tiro di Luis Alberto. Dal dischetto va Immobile che spiazza Cragno e porta avanti la Lazio al 18’. Il Cagliari prova subito a reagire: cross di Pereiro sporcato dalla difesa laziale. Grassi colpisce di testa indirizzando la sfera verso Goldaniga, che però viene anticipato dall’uscita di Strakosha. La formazione di Maurizio Sarri però è tutt’altro che addormentata e continua ad insidiare la porta di Cragno. Un calcio di punizione battuto improvvisamente da Luis Alberto trova Milinkovic completamente da solo, ma il colpo di testa del serbo finisce alto sopra la traversa. Al 42’ arriva il raddoppio della Lazio con Luis Alberto. Un’azione splendida iniziata dallo stesso spagnolo con un tunnel su Marin, da lì è un contropiede da manuale: palla verso il centro Immobile che allarga verso Felipe Anderson. Entrato in area il brasiliano ritorna dal numero 10 spagnolo che a porta vuota insacca lo 0-2. Nel finale di primo tempo Marin priva a riaprire la gara, ma il suo colpo di testa termina di molto a lato. Secondo tempo. Nella ripresa è il Cagliari a suonare il primo squillo della frazione. Marin recupera una palla vagante in mezzo al campo, si avvicina all’area e conclude ma Strakosha è attento. La Lazio risponde al 50’ con un altro contropiede. Questa volta a battere verso la porta è Immobile, ma Cragno è bravo a deviare in angolo. Ad ogni modo, l’atteggiamento dei rossoblù appare decisamente più battagliero, anche se questo porta talvolta ad aprire praterie per le offensive avversarie. Al 57’ Mazzarri prova a dare una svolta alla gara inserendo Carboni e Pavoletti per Altare e Deiola. Un minuto più tardi è ancora Marin ad impegnare Strakosha, ma anche in questo caso l’estremo difensore della Lazio è attento. Al 61’ però Felipe Anderson riceve palla al limite dell’area, salta tutta la difesa e batte un incolpevole Cragno che raccoglie per la terza volta il pallone dal sacco. Un vero peccato per il gol arriva probabilmente nel momento migliore del Cagliari. Al 73’ comunque gli isolani provano a riaprire la gara con una conclusione di Baselli, entrato al posto di Pereiro, che termina di poco alta. Al 79’ invece è il turno di Lovato, la cui conclusione velleitaria termina alta. Passa un minuto ed è Pavoletti a tentare il colpo con una girata al volo, ma anche questo tiro subisce la stessa sorte dei precedenti. All’82’ invece Luis Alberto si divora il gol del possibile 0-4 tirando addosso a Ceppitelli, immolatosi per la causa. La risposta capita tra i piedi di Bellanova che smarcatosi riceve palla da Pavoletti nel lato corto sinistro dell’area. Il suo tiro però vien bloccato da Strakosha. Nel finale di gara Adam Marusic viene espulso per somma di ammonizioni, in seguito ad un tocco di mano e biancocelesti dunque che chiudono la gara in 10. È l’ultimo sussulto di una gara in cui i rossoblù non sono mai apparsi essere pienamente in ballo. Maria Laura Scifo

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