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ROMA (ITALPRESS) - "Come sempre abbiamo fatto, le armi difensive le abbiamo sempre sostenute. Noi abbiamo sempre sostenuto il diritto alla difesa dell'Ucraina, aiuti militari, aiuti finanziari. Finchè sono aiuti difensivi, ovviamente un popolo aggredito ha diritto di difendersi. Altro paio di maniche sarebbe l'invio di armi offensive, come qualcuno nei mesi scorsi aveva ipotizzato. Non ci sono vertici, non ci sono discussioni in corso, il diritto alla difesa dell'Ucraina è sacrosanto. Fortunatamente l'invio di armi che possono colpire e uccidere in Russia mi pare sia uscito dal dibattito politico".
Così il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, a Radio24. "Le armi offensive non sono mai state sul tavolo del governo italiano nè di Meloni nè di Tajani, Crosetto nè di nessun altro", ha sottolineato. Nella maggioranza "non ci sono vertici e nessuna discussione in corso" e sulla guerra russo-ucraina ha ribadito che "il diritto alla difesa ucraina è sacrosanto. Altro paio di maniche sarebbe l'invio armi che possono colpire, bombardare e uccidere in territorio russo. Quello ovviamente sarebbe cosa ben diversa" definendolo "un antipasto della terza guerra mondiale e io non voglio lasciare ai miei figli il rischio della terza guerra mondiale".
(ITALPRESS).
- Foto: Agenzia Fotogramma -Agenzia di Stampa Italpress - Top News

ROMA (ITALPRESS) – “Come sempre abbiamo fatto, le armi difensive le abbiamo sempre sostenute. Noi abbiamo sempre sostenuto il diritto alla difesa dell’Ucraina, aiuti militari, aiuti finanziari. Finchè sono aiuti difensivi, ovviamente un popolo aggredito ha diritto di difendersi. Altro paio di maniche sarebbe l’invio di armi offensive, come qualcuno nei mesi scorsi aveva ipotizzato. Non ci sono vertici, non ci sono discussioni in corso, il diritto alla difesa dell’Ucraina è sacrosanto. Fortunatamente l’invio di armi che possono colpire e uccidere in Russia mi pare sia uscito dal dibattito politico”.
Così il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, a Radio24. “Le armi offensive non sono mai state sul tavolo del governo italiano nè di Meloni nè di Tajani, Crosetto nè di nessun altro”, ha sottolineato. Nella maggioranza “non ci sono vertici e nessuna discussione in corso” e sulla guerra russo-ucraina ha ribadito che “il diritto alla difesa ucraina è sacrosanto. Altro paio di maniche sarebbe l’invio armi che possono colpire, bombardare e uccidere in territorio russo. Quello ovviamente sarebbe cosa ben diversa” definendolo “un antipasto della terza guerra mondiale e io non voglio lasciare ai miei figli il rischio della terza guerra mondiale”.
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