RIMINI (ITALPRESS) - "Serve definire un contesto europeo non tanto in grado di guardarsi al proprio interno, ma che riesca a guardare al proprio esterno, ovvero che sia in grado di confrontarsi con tutti gli altri giganti. Questa è la sfida che abbiamo di fronte e a questa sfida dobbiamo essere in grado di dare una risposta all'altezza dei tempi che viviamo e delle emergenze di fronte alle quali ci troviamo". Così Raffaele Fitto, ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il Pnrr, intervenendo al Meeting di Rimini. "Servirebbe quindi un nuovo modello e da qui al prossimo anno bisognerà lavorare molto per costruire un progetto in grado di tenere dentro queste grandi priorità", aggiunge. "L'Ucraina ha lo status di candidato, ma anche Moldova, Georgia e i Paesi dei Balcani. Ipotizzare da oggi e per i prossimi anni un'Europa così grande non comporta solamente lanciare il cuore oltre l'ostacolo, ma anche una riflessione su che capacità finanziaria e che modello immaginiamo noi per costruire questa dimensione. Sono tematiche che vanno messe di fronte alle scelte da mettere in campo perchè diversamente si rischia di aprire una dimensione di carattere più generale senza poi avere le capacità, i mezzi e le strutture per realizzarle", conclude Fitto.
(ITALPRESS).
- Foto: Palazzo Chigi -Agenzia di Stampa Italpress - Top News
RIMINI (ITALPRESS) – “Serve definire un contesto europeo non tanto in grado di guardarsi al proprio interno, ma che riesca a guardare al proprio esterno, ovvero che sia in grado di confrontarsi con tutti gli altri giganti. Questa è la sfida che abbiamo di fronte e a questa sfida dobbiamo essere in grado di dare una risposta all’altezza dei tempi che viviamo e delle emergenze di fronte alle quali ci troviamo”. Così Raffaele Fitto, ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il Pnrr, intervenendo al Meeting di Rimini. “Servirebbe quindi un nuovo modello e da qui al prossimo anno bisognerà lavorare molto per costruire un progetto in grado di tenere dentro queste grandi priorità”, aggiunge. “L’Ucraina ha lo status di candidato, ma anche Moldova, Georgia e i Paesi dei Balcani. Ipotizzare da oggi e per i prossimi anni un’Europa così grande non comporta solamente lanciare il cuore oltre l’ostacolo, ma anche una riflessione su che capacità finanziaria e che modello immaginiamo noi per costruire questa dimensione. Sono tematiche che vanno messe di fronte alle scelte da mettere in campo perchè diversamente si rischia di aprire una dimensione di carattere più generale senza poi avere le capacità, i mezzi e le strutture per realizzarle”, conclude Fitto.
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