(Adnkronos) – "Sui dazi prospettati verso il 'Made in Europe' staremo a vedere se le minacce del presidente eletto verso alcuni paesi europei si concretizzeranno davvero e in che misura. Il tempo ce lo dirà. Certamente la domanda di cambiamento è diventata molto forte in Europa e da questa notte ancora più forte negli Usa". Lo dice all'Adnkronos/Labitalia Massimo Veccia, presidente onorario di Business care communications by Learn Italy Usa, che ha la mission di formare e sostenere i giovani talenti e le eccellenze italiane negli Usa, accompagnandoli e formandoli. "Anche la stanchezza verso un certo establishment e verso certe modalità comunicative – commenta – sommato al grande bisogno di sicurezza delle famiglie e alla voglia di risolvere le guerre in corso a cominciare dal conflitto in Ucraina, hanno certamente giocato un ruolo fondamentale, in questa elezione dai numeri che, definire 'storici' non è esagerato. Numeri che inviano all’America e al mondo occidentale, un segnale assordante e una richiesta di forte cambiamento, che sarà impossibile da oggi in poi ignorare, e per niente saggio snobbare e i cui effetti, nel bene e nel male vedremo molto presto". "La netta vittoria del presidente eletto Donald Trump – fa notare Veccia -con oltre trecento voti elettorali, la maggioranza dei voti a livello Nazionale uniti alla conquista del controllo del Senato e la conferma della maggioranza al Congresso, non si configura più come un semplice voto di protesta o di reazione, ma piuttosto come una chiara richiesta di cambiamento di prospettiva. Dopo le ultime elezioni nei principali Paesi Europei, l’America riflette e rafforza, una volontà di cambiamento, probabilmente caratterizzato dalla richiesta di maggiore pragmatismo fuori dalle ideologie 'woke' e di maggior sicurezza per le famiglie e di stabilità internazionale". —lavoro/datiwebinfo@adnkronos.com (Web Info)